AGLI ALBORI DEL SISTEMA SOLARE L'ORDINE DEI PIANETI ERA DIVERSO
In inglese c'è un modo semplice per ricordare la posizione dei pianeti del nostro sistema. “My Very Educated Mother Just Served Up Nine Pizzas”: le lettere iniziali di ogni parola corrispondo all'iniziale del pianeta giusto. Questo trucco però quattro miliardi di anni fa non sarebbe servito, e non solo perchè nel 2006 Plutone è stato “declassato”. Secondo una ricerca della School of Earth and Space Exploration dell'Università Statale dell'Arizona, diversi milioni di anni fa Urano e Nettuno si sarebbero scambiati di posto. Steve Desch, autore del lavoro pubblicato su Astrophysical Journal di questa settimana, ha dedotto questo fatto in base al suo modello della densità superficiale della nebulosa solare – il cosiddetto disco di accrescimento, formato da gas, dal quale anticamente si sono formati i pianeti e il sole.
"Tutti i modelli attuali hanno fallito nel prevedere come Giove abbia raggiunto le dimensioni attuali,” racconta Desch. "Secondo questi modelli ci sarebbero voluti molti milioni di anni perchè questo pianeta, così com'è, si formasse, e addirittura miliardi di anni per la nascita di Urano e Nettuno, ma il nostro sistema solare non è così vecchio.” Osservando le simulazioni del modello Nizza – dal nome della città francese dove è stato sviluppato – Desch ha capito che durante la formazione del sistema solare Nettuno era più vicino al Sole rispetto a Urano, e che tutti i pianeti erano comunque molto più prossimi alla stella di quanto siano adesso.
“Questo ci fa capire che il sistema solare è un luogo dinamico. Per i primi 650 milioni di anni di vita ha avuto un aspetto molto diverso da oggi,” conclude Desch.
"Tutti i modelli attuali hanno fallito nel prevedere come Giove abbia raggiunto le dimensioni attuali,” racconta Desch. "Secondo questi modelli ci sarebbero voluti molti milioni di anni perchè questo pianeta, così com'è, si formasse, e addirittura miliardi di anni per la nascita di Urano e Nettuno, ma il nostro sistema solare non è così vecchio.” Osservando le simulazioni del modello Nizza – dal nome della città francese dove è stato sviluppato – Desch ha capito che durante la formazione del sistema solare Nettuno era più vicino al Sole rispetto a Urano, e che tutti i pianeti erano comunque molto più prossimi alla stella di quanto siano adesso.
“Questo ci fa capire che il sistema solare è un luogo dinamico. Per i primi 650 milioni di anni di vita ha avuto un aspetto molto diverso da oggi,” conclude Desch.
Fonte: http://sese.asu.edu/
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