APOLLO 20? E' UN FALSO. LE PROVE MOSTRATE DAL CUN (CENTRO UFOLOGICO NAZIONALE)
Il CUT (Centro Ufologico Taranto) propone ai nostri lettori la trascrizione della prova di falso tangibile, riguardante il famoso video della presunta "astronave aliena", appoggiata su bordo lunare. La prova del falso è giunta con una email al sito del CUN Sezione Lazio, gestito da Angelo D'Errico. Ecco il testo integrale:
Questa volta ti scrivo ( Angelo D'Errico N.d.r.) per dare il mio contributo riguardo i filmati della presunta missione Apollo 20 messi in rete da “retiredafb”. Come di consueto stavo dando un’occhiata alle News sul sito nazionale del CUN e ho letto la notizia circa quelle che vengono definite “molle di sostegno”, individuate da un vostro simpatizzante, e subito mostrate come prova del falso sulla pagina del distaccamento veneto del Centro. Per quanto evidente, credo che detta prova sia ancora attaccabile in più punti, soprattutto nell’individuare in quello che potrebbe essere un “pezzo” del sigaro una molla terrestre (”chi dice che quello non sia un pezzo della nave stessa non visibile negli altri video? Le molle non sono di solo appannaggio terrestre!”, direbbero gli accaniti sostenitori del video). Esaminando il video originale su youtube al minutaggio segnato nello still frame su http://www.cun-veneto.it/apollo20.htm, ho notato quella che potrebbe essere la prova definitiva che si tratta di un falso architettato ad arte. Nel fotogramma allegato ho segnalato l’anomalia in questione:le frecce indicano porzioni angolari del filmato extra oblò, chiaramente visibili al minuto 1:19, il che indica come la sagoma tonda dell’oblò (o dell’ottica della macchina usata o qualsiasi cosa retiredafb abbia detto) non sia altro che un layer sovraimpresso al filmato realizzato in precedenza, ergo è stato postprodotto e quindi è falso. Posso anche avanzare un’ipotesi su come sia capitato che quelli angoli risultino scoperti: durante montaggio e post-produzione solitamente non si tiene conto della porzione estrema dell’immagine, in quanto fuori dalla “safe area”, che non è altro che la parte minima che tutti gli apparecchi televisivi “mangiano” dall’immagine. Ma quando il video renderizzato viene uploadato su youtube, esso viene letto interamente, safe area compresa. Si tratta di pochi fotogrammi ed è facile che l’anomalia sia sfuggita al montatore di post.Spero che questa mia “scoperta” sia utile e aiuti a fare luce su questo caso, lascio a te il compito di segnalare le mie considerazioni a chi preferisci o a pubblicarle, usando solo le mie iniziali. Posso dirti che nella vita ho a che fare continuamente con queste cose, in quanto la mia carriera di attore viene spesso soppiantata da quella molto più munifica (per ora, speriamo!!!) di montatore. E se non avessi commesso io stesso quel tipo di errore diverse volte facendo upload su youtube, magari non me ne sarei mai accorto. Ora ti saluto e aspetto tue notizie.Il vostro sostenitore free-lance.
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