venerdì 21 settembre 2007

PALEOANTROPOLOGIA : NELLA MANO IL SEGRETO DELL'"HOBBIT"

Da diversi anni è in corso un dibattito fra quanti sostengono che alcuni resti fossili trovati in una caverna indonesiana nell'isola di Flores debbano essere attribuite a una nuova specie di ominidi di taglia molto piccola (tanto da meritarsi il nomignolo di "Hobbit"), chiamata Homo floresiensis, e quanti riengono che i resti siano da attribuire semplicemente a un essere umano affetto da alcuni difetti fisici.
Ora l'analisi delle ossa del carpo della mano di uno dei tre campioni fossili disponibili, eseguita da un gruppo di ricercatori della Smithsonian Institution , della Arizona State University a Tempe, e della Stony Brook University School of Medicine diretti da Matthew W. Tocheri sembra aggiungere un nuovo indizio a favore della prima tesi. Le ossa esaminate - e in particolare il trapezio, il trapezoide e il capitato - sono infatti risultate essere di tipo primitivo e conformate in modo differente dalle corrispondenti ossa del carpo tanto di H. sapiens, quanto dell'uomo del Neandertal.
Queste ossa infatti conserverebbero caratteristiche tipiche di un polso primitivo, tale da collocarlo sulla linea evolutiva a un momento precedente a quello dell'evoluzione del polso moderno di cui erano dotati sia l'uomo di Neandertal, sia i primi H. sapiens.

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