IL "SECRETUM" SUGLI "UFO", QUANDO GLI UFOLOGI NASCONDONO LE PROVE
Il problema degli U.F.O., da quando è entrato a far parte del “Circo Barnum” degli ufologi (di Stato e non) è divenuto come un cancro, che ormai in metastasi, ha dato poche speranze affinchè notizie concrete, uscissero dalle loro bocche o scritti. Si danno, purtroppo, per vere notizie che hanno una ridicolosità esilarante come, ad esempio, la rinascita di un certi tipo di contattismo, con la riscoperta di casi misconosciuti e foto sbiadite o palesemente ritoccate; oppure si avallano per vere,immagini N.A.S.A., che presentano in primo piano attrezzi per fotografie scambiati per U.F.O. cilindrici; oppure di spugne marine per antenne sottomarine extraterrestri. Per non parlare poi di persone, ex appartenenti ai servizi di “Intelligence”, ex militari o super burloni che affermano cose esilaranti, pazzesche e non dimostrabili, che da parte di molti ufologi viene definito materiale sconvolgente e interessante, pur se questi sedicenti “insiders” non portano stralci di prove su ciò che affermano. Un ricercatore U.F.O. che si rispetti deve basarsi su fatti concreti e documentati, magari utilizzando il “condizionale” su casi dove non ci sono prove attendibili. Questo deve essere fatto per i giovani, che a digiuno di ufologia e confusi da internet, devono basarsi su ciò che è vero e poi partendo da questa base iniziale, ognuno farsi la propria opinione. Altrimenti il “ciarpanesimo” diventa come una piovra che coi suoi tentacoli, dopo aver avviluppato molti ufologi, può dare una mazzata finali alle generazioni future. Quali sono le prove più concrete? Sono i documenti declassificati negli anni, rilasciati negli U.S.A. grazie al F.O.I.A. (Freedom of Informaction Act).Sono la parte che molti ufologi fanno a gara per non approfondire, sia perché vengono reputati noiosi (i documenti) oppure mancano di casi spettacolari. E siccome la spettacolarizzazione e il sensazionalismo sono parte integrante del commercio di libri e riviste di settore, meglio non parlarne. Ma i documenti sono anche indirizzati agli scettici e agli ifologi, i quali fanno a gara per ridicolizzare il fenomeno, non menzionando (volutamente) i “files” ufficiali più concreti, i più interessanti e determinanti risalgono agli anni ’40, ’50, ’60 del secolo scorso. Paradossalmente leggendoli nelle righe, dimostrano che il “cover up” esiste più oggi che allora; e che non si negava il problema U.F.O., anzi lo si dava per certo. Perché gli ufologi non “rispolverano” questi documenti? Per paura? Perché il giocattolo della credulità informativa fasulla si può rompere? O perché il “cover up” informativo proviene dagli stessi ufologi, magari per non meglio specificate direttive dall’alto? Chissà. Resta il fatto che i documenti attestano che il problema U.F.O. è reale, di importanza fondamentale ed è una grave minaccia, qualunque sia l’origine del fenomeno. Alla faccia di “Figli delle Stelle” o di farneticazioni di pseudo stigmatizzati. Ecco di seguito illustrati gli stralci di alcuni documenti ufficiali U.S.A. che non possono essere smentiti, perché appartengono alla Storia.
05 settembre 1947
Army Air Force, Washington. In una lettera firmata dal Brigadiere Generale U.S.A. Geo. F. Schugen, assistente capo dell’Air Staff-2 e indirizzata al Direttore dell’F.B.I. si afferma in maniera inequivocabile che l’Army Air Force non ha nessun progetto con le caratteristiche associate con i “dischi volanti”. Questo non vuol dire negazione, ma si mettono le mani avanti su teorie inerenti produzioni in casa (all'epoca) di velivoli a forma di disco.
20 ottobre 1947
Un documento trasmesso dall’U.S.A.F. all’F.B.I. dal titolo “Trasmissione all’F.B.I. con allegato piatto volante” afferma che l’Air Material Command ha come opinione che i piatti volanti esistono.
Febbraio 1948
“Project Sign”, Headquarters Air Material Command, Wright-Patterson Air Force Base, Dayton Ohio. In questo rapporto famoso si illustrano già le famose “Sfere di luce”, che secondo molti ufologi, sarebbero le creatrici dei famosi “Crop Circles”. Nel documento in questione si evince che queste rimangono di origine misteriosa. Tra le altre cose si può leggere che esistono molti rapporti che illustrano la possibilità dell’esistenza sul nostro pianeta di animali extraterrestri. Il“Progetto Segno” inserisce degli allegati, tra cui nell’Appendice “D” del 13 dicembre 1948 e scritta per il Brigadiere Generale Putt dell’U.S.A.F, Direttore dell’Ufficio Ricerche e Sviluppo, si illustra la possibilità di vita intelligente su Venere e Marte. E indirettamente si può affermare che è stato inserito ad “hoc” dagli ufficiali dell’U.S.A.F., magari perché tra le varie ipotesi di provenienza dei “Saucers” si contemplava anche l’origine marziana e venusiana.
31 gennaio 1949
L’F.B.I. stila un documento il quale afferma che gli U.F.O. possono essere considerati una minaccia. Nel “file” denominato “Protection of Vital Installations, Bureau File 65-58300” si menziona che molti avvistamenti di fenomeni inspiegati, sono stati riportati nelle vicinanze delle installazioni di Los Alamos, NewMexico. In questa zona gli eventi sono concentrati. Da questo documento (e da altri) si comprende come gli U.F.O. siano di notevole importanza e di rilevanza strategica,visto che sovente sorvolano o sostano su zone di esperimenti nucleari, basi missilistiche o altre zone enormemente importanti per la sicurezza.
23 febbraio 1949
Il Direttore del Servizio di “Intelligence” dell’U.S.A.F a Washington, pubblica un documento dal titolo “Unusual Incidents” dove si illustratra l’altro che tra i 210 rapporti U.F.O. occorsi a fine 1948, solo il 20% è stato identificato con certezza, ciò vuol dire che l’80% degli U.F.O. avvistati sono rimasti inspiegati, una percentuale altissima e preoccupante. Ciò significa che il fenomeno non è affatto raro, come affermano gli scettici, ifologi e ufologi di Stato, questi ultimi ancorati alle conclusioni fasulle del Project Blue Book del 1969.
21 novembre 1950
Memorandum Smith, in questo documento del Dipartimento dei Trasporti Canadese e da titolo “Geo-Magnetics”, un noto scienziato Wilbert Smith, specializzato in propulsione elettromagnetica e incaricato dal Governo Canadese per la realizzazione del “Project Magnet” afferma in maniera precisa che I piatti volanti esistono, che il loro “Modus Operandi” è sconosciuto, che la materia è classificata con un indice di segretezza superiore a quello della Bomba-H e che le autorità Statunitensi considerano gli U.F.O. di tremendo significato.
2 ottobre 1952
Un documento della C.I.A. (Central Intelligence Agency) propone due conclusioni sul tema U.F.O.. La prima acclude considerazioni psicologiche di massa; la seconda inerente la vulnerabilità degli U.S.A. in caso di attacco aereo. In poche parole i “dischi volanti” sono conderati un pericolo, con implicazioni che riguardano la Sicurezza Nazionale.
27 ottobre 1952
Memorandum F.B.I.. In questo documento viene illustrato che molti ufficiali militari considerano in maniera seria la possibilità che i “piatti volanti”siano navi interplanetarie!
2 dicembre 1952
Un altro documento C.I.A. testualmente afferma ciò “avvistamenti di oggetti sconosciuti a grandi altitudini e che viaggiano ad alte velocità nelle vicinanze delle maggiori installazioni di Difesa U.S.A. non possono essere attribuiti a fenomeni naturali o veicoli aerei di tipo conosciuto (più eloquente di cosi).
Maggio 1953
Il Dipartimento dell’Air Force pubblica l’AF Manual 200-3. Al capitolo 9, dal titolo “Air Technical Intelligence” e precisamente a pag. 9-3, è illustrato un disegno di un bombardiere U.S.A.F. sorpreso in volo da tre Dischi Volanti. La frase che spiega il disegno è eloquente. C’è scritto che “l’Air Technical Intelligence è responsabile per la prevenzione di…sorprese tecnologiche.”Alla faccia di chi sostiene la tesi di fulmini globulari (che di tecnologico hanno nulla) o missili balistici sovietici.
27 maggio 1953
Un documento dell’O.S.I. (Il Dipartimento Scientifico della C.I.A.) afferma che “ i maggiori files U.F.O. si trovano in Air Branch Divisione Scienze Applicate”. Se fossero tutti plasmi atmosferici o fuochi fatui come mai se ne occupa il controspionaggio scientifico aeronautico?
Marzo 1958,
pubblicazione di un documento denominato CIRVIS-MERINT. Ossia procedure da intraprendere dall’Intelligence dell’Aviazione e Marina U.S.A e Canadese in caso di avvistamenti di mezzi aerei e acquatici nemici. Ebbene in questo documento esiste una versione degli oggetti nemici con relativo disegno, in cui è visibilissimo, tra gli altri, quello di un U.F.O. a forma di disco. Il problema è un altro. Noti ufologi italiani e stranieri menzionano, sotto il disegno del “piatto volante”, la dicitura “Unidentified Flying Object”. Ebbene nella versione canadese, che si trova negli Archivi di Stato di questo paese, si legge anche la frase “Unidentified Object in the Water”, ossia Oggetti Non Identificati nell’acqua. Domanda: perché gli ufologi famosi non menzionano, citando (in pochissimi) questo documento, della presenza anche di U.S.O. (Unidentified Submerged Object), magari a forma di disco o missile, i quali erano già noti agli apparati militari U.S.A. e non solo sin dagli anni 50 (almeno ufficialmente) del secolo scorso? Perché questo ennesimo “Cover Up” da parte degli ufologi?
1968
Pubblicazione da parte della N.S.A. (Nationa Security Agency) del documento dal titolo “Ipotesi U.F.O. e domande sulla sopravvivenza”; Si illustrano le ipotesi più concrete per poter spiegare gli avvistamenti U.F.O., ossia falsi, allucinazioni, fenomeni naturali, progetti segreti terrestri e oggetti pilotati da Intelligenze ExtraTerrestri. Ebbene questo straordinario “file” prende concretamente come possibile l’ipotesi extra-terrestre per spiegare molti avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati, anzi raccomandando che l’investigazione su questi oggetti deve portare ad una azione intensiva d’emergenza per isolare la minaccia e determinare la precisa natura. Sviluppare adeguate misure difensive in un periodo di tempo minimo.” Come si nota si parla ancora di minaccia U.F.O., con l’aggiunta di Difesa tecnologica immediata contro questi oggetti, che non possono essere sovietici o naturali. Questi, secondo ch scrive, sono alcuni ma significativi fatti storici che le nuove generazioni devono conoscere, affinchè diventino il “Collodi” della situazione, che hanno il compito di isolare i tanti “Pinocchio” che ci sono in giro. Impresa difficile ma non impossibile, basta volerlo. Innanzitutto incominciando a diffidare da ciò che viene proposto. E come se in televisione c’è da scegliere tra un documentario e un reality. La scelta dovrebbe essere ovvia, ma ecco che entra in scena Pinocchio che immette nel reality un elemento sensazionale, tanto da far sembrare questa trasmissione “trash” una cosa importante. Ecco perché c’è bisogno che le nuove leve dell’ufologia, usando il buon senso e la razionalità, isolino le notizie fasulle e partendo da un “passato” documentato si affronti un futuro che non è, purtroppo, colmo di “fratelli cosmici” che vengono a farci visita. La verità è come un “puzzle”di infinite caselle, che con il passare dei decenni si sta ricomponendo, anche se i fatti sensazionali, creati ad “hoc” dagli ufologi di Stato (e non) non sono accessibili. Le prove? Vi ricordate il famoso “Project Blue Book” sugli U.F.O. chiuso (ma a quanto pare non è cosi) nel 1969, con 701 casi “non identificati”? Ebbene si è studiato il nulla. Infatti un “Memorandum”, datato 20 ottobre 1969, scritto per il Generale Carroll Bolender dell’U.S.A.F. afferma che Rapporti di Oggetti Volanti Non Identificati che riguardano la Sicurezza Nazionale in accordo con il Janap 146 o l’Air Manual 55-11, non fanno parte del Sistema Bluebook. Che non è stato nemmeno chiuso, lo dimostra un documento dell’F.B.I. del 24 luglio 1989! Quindi si sono studiate le briciole e i casi davvero più importanti non sono stati ancora divulgati. Chissà magari in quei casi ancora secretati c’è il vero filmato dell’U.F.O.crash di Roswell, con relativa vera autopsia, del 1947. Staremo a vedere, se sarà possibile far ciò in futuro.
Antonio De Comite
Coordinatore CUT (Centro Ufologico Taranto)
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