INTERVISTA AL COLONNELLO FINO, EX RESPONSABILE DELLA BASE "SARAM" (AERONAUTICA MILITARE): NEL 1984 VIDI UN "SIGARO VOLANTE"

"Cosa sa dell'Area 51?"
Su questo argomento posso darvi delle indicazioni. Nel 1984 sono stato inviato, in qualità di pilota, presso la base militare di “NELLIS”, proprio nella famosa Area 51, nel deserto del Nevada. Posso dirvi con certezza che quell’area, grande come mezza Puglia, è stata creata con lo scopo di fare esercitazioni belliche, infatti hanno costruito strade, ferrovie, ponti , capannoni e quant’altro allo scopo di far esercitare i piloti di aerei denominati “AGGRESSORS” del tutto simili ai MIG Sovietici, affinché i piloti americani, che sono addestrati a vivere, parlare, pensare, nutrirsi, per agire esattamente come sovietici, in modo che proprio per quella guerra fredda fra Super – Potenze, potessero essere scambiati per sovietici stessi. Abbiamo visto filmati di tutta l’Attività bellica Americana, abbiamo visitato pure un grande Museo, dove sono raccolti tutti i tipi di aerei e carri armati, comunque armamenti che sono appartenuti alle Forze Armate americane, fino a quelli attuali dell’epoca, ma niente ci è parso di conoscere di attività UFO o ALIENI. Personalmente non ritengo possibile che tutto ciò che mi dite esista in quell’Area, possa rappresentare la verità, a meno che, ci abbiano fatto vedere solo ciò che intendevano, ma non posso assicurarvi che anche nei rapporti con gli Ufficiali della base, nulla è trapelata.
Comandante ha mai sentito parlare degli U S O ?
Si ! Ma non credo ci possano essere ostacoli nel costruire sommergibili atti al volo.
Comandante perché la Marina Militare ha posto sotto costa alla profondità di 25 metri,apparecchiature o antenne?
Si – esse sono dei Radar ad immersione, capaci di rilevare quel tipo di naviglio….
Comandante, perché la vicina Francia ha istituito il “COMETA”, organo misto formato da militari, civili, ufologi e scienziati per lo studio del fenomeno UFO, mentre in ITALIA si cerca ancora di insabbiare le ricerche?
Dovete sapere che la Francia non ha gli stessi rapporti con la NATO che ha l’Italia, ragione
per cui la Francia è libera di organizzare tutto questo, mentre l’Italia deve richiedere il consenso alla
NATO per cui non si può fare.
Comandante, Lei ritiene utile una collaborazione più stretta e magari riservata con i civili che studiano il fenomeno, proprio per raggiungere insieme quella conoscenza che a noi Italianimanca?
Personalmente lo ritengo utile e necessario perché la conoscenza che l’Arma può avere è
rappresentata soltanto da quelli aspetti di ufficialità e questo significa che se vola qualcosa sulle
nostre teste e sui nostri territori, questo non viene rilevato soltanto dai militari, ma anche dalla gente
comune e quindi “dove viene rappresentato il segreto”? Piuttosto, sarebbe bene escludere tutto ciò che è conosciuto o spiegabile. Se così sarà fatto, la collaborazione le ritengo valida e attuabile.
L’intervista è finita, e dopo un’ora di dialogo, ci Salutiamo cordialmente, con l’impegno di risentirci ogni qualvolta emergessero delle novità di rilievo.
Intervista effettuata nel 2000 da
Vincenzo Puletto e Giulio Musio
Coordinatori CUT (Centro Ufologico Taranto)
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