mercoledì 11 luglio 2007

CAMPO MAGNETICO TERRESTRE ED ESTINZIONI DI MASSA

Nelle varie epoche che si sono susseguite nella storia del nostro pianeta, abbiamo avuto sempre un elemento caratterizzante, ovvero estinzioni di massa che hanno quasi sterminato gli esseri viventi di quel periodo. Nel tempo poi si sono susseguite varie ipotesi riguardo queste estinzioni, ora il meteorite di turno, ora il virus particolare proveniente dall’esterno, ma ormai sembra chiaro che per riuscire a dare una spiegazione al problema è necessario incominciare a considerare la coesistenza di più cause. Una di queste, che secondo l’avviso dei maggiori scienziati, potrebbe aver partecipato a queste estinzioni, potrebbe essere l’alterazione del campo magnetico terrestre, che al contrario di quanto si possa pensare, non è rimasto sempre cosi ma ha subito numerosi sconvolgimenti nel corso di miliardi di anni. Ma diamo dei brevi accenni su tale campo e sugli sconvolgimenti che lo hanno interessato. Tutti i pianeti del Sistema Solare, e quindi anche la Terra, possiedono un proprio campo magnetico. I poli magnetici di questo campo, la cui intensità diminuisce man mano che ci si allontana dal pianeta, hanno il proprio asse spostato di circa 11° rispetto ai poli geografici del pianeta. Questo campo magnetico è dovuto alla presenza di materiale conduttore nel nucleo della Terra (principalmente ferro e nickel) che, agitato da moti convettivi interni al pianeta, funziona come una vera e propria dinamo ad auto eccitazione. Ma passiamo alle scoperte più importanti. Grazie allo studio di tale campo e al paleomagnetismo si è arrivati a conoscere il campo magnetico del passato. Tale fenomeno è spiegabile in principal modo con il fatto che il magma che fuoriesce dalla crosta terrestre, nel momento in cui si cristallizza diventando un particolare tipo di pietra a seconda dell’acidità del magma stesso, possiede dentro di se dei frammenti di materiale magnetico (ad esempio la magnetite) che sono disposti secondo il campo magnetico terrestre del periodo. Inseguito cristallizzandosi, tali rocce conservano una traccia sicura del magnetismo di quel periodo.Da tali analisi si è potuto rilevare che molte rocce “recenti”, cioè formatesi quando i continenti avevano raggiunto la posizione attuale, possedevano tali frammenti magnetici orientati però in maniera totalmente opposta, come se nel momento della loro formazione, il Polo Nord magnetico fosse invertito con il Polo Sud.Ma lo stesso fenomeno lo si è potuto rilevare anche in rocce più antiche che, oltre a piccole variazioni dell’asse magnetico, presentavano anche l’inversione di polarità. Quindi si è arrivati alla conclusione che il campo magnetico terrestre fino ad oggi è passato da uno stato normale (ovvero con i Poli orientati come oggi) ad uno stato inverso. Da questi campioni di rocce si è riusciti a ricostruire i cambiamenti di polarità avvenuti negli ultimi 5 milioni di anni risalendo cosi ad una scala stratigrafica paleomagnetica che è suddivisa in 4 epoche magnetiche, all’interno delle quali si sono avute le inversioni, chiamate eventi. La prima epoca magnetica si è avuta a partire da più di 5 milioni di anni fa fino a circa 3.360.000 anni fa; la seconda circa 2.480.000 anni fa; la terza circa 730.000 anni fa; l’ultima epoca, quella che stiamo vivendo, secondo questa scala dovrebbe essere prossima alla fine. Sulle modalità di questa inversione sappiamo molto poco, però è ipotizzabile che il campo magnetico, durante queste inversioni, si indebolisca o scompaia del tutto, lasciando la Terra protetta alle radiazioni solari e cosmiche. Ed è in questo contesto che tale fenomeno può essere inserito come concausa delle estinzioni di massa, in quanto venendo a mancare la protezione del campo magnetico, il DNA delle creature esistenti potrebbe modificarsi con l’assorbimento di radiazioni corpuscolari provenienti dal Sole e radiazioni cosmiche. Da questo deriva l’estinzione di massa che però, non essendo mai totale in quanto ci sono certe creature che sono più immuni di altre all’azione delle radiazioni, consente sempre lo sviluppo di altre forme di vita. Tra l’altro non dimentichiamo che l’inversione dei poli magnetici fu predetta anche dal profeta Edgar Cayce, che predisse l’inversione intorno l’inizio del 3° millennio. Deve far riflettere inoltre la caratteristica comune delle estinzioni di massa e dell’inversione dei poli: la ciclicità. Questa potrebbe essere un ulteriore prova della influenza di questo fenomeno negli sconvolgimenti avvenuti sul nostro pianeta, e che continuano ad avvenire, seppur in tempi lunghissimi, modificando il nostro patrimonio genetico e facendo covare dentro noi stessi la nuova stirpe di esseri viventi che sopravviverà al prossimo sconvolgimento apocalittico.
Andrea Gemmato
Coordinamento CUT (Centro Ufologico Taranto)

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