mercoledì 8 agosto 2007

IL "CARBONIFERO" AVEVA I SUOI..."UFO"


Che il passato sia fatto di insondabili misteri è risaputo, basti pensare alle grandi civilità del Mondo Antico, Sumerica in primis. Leggende portano a credere che il Diluvio Universale sia imputabile ad un impatto di un corpo cosmico col nostro Pianeta, il quale ha fatto oscillare e modificare il polo magnetico terrestre, causando catastrofi immani, con conseguente estinzione della Mitica Atlantide, circa 11.000 anni fa. Per non parlare poi di quei reperti anomali, denominati “Oopart” che da oltre 100 anni, intrigano e fanno sudare freddo numerosi scienziati di ogni Nazione del globo. Ma molti misteri insondabili riguardano il passato geologico del nostro Pianeta, un pianeta “vecchio” di 4 miliardi e mezzo di anni circa, dove la specie umana rappresenta, con i suoi 8 milioni di anni, un granello di sabbia delle innumerevoli specie animali e vegetali che si sono susseguite nel corso di milioni di anni. Basti pensare (e molti sono ignari di ciò) che viviamo tutt’ora in un era geologica, definita Era Cenozoica, nel cosidetto periodo Olocene, iniziato circa 10.000 anni fa, all’indomani dell’Ultima Grande Glaciazione conosciuta, avvenuta nel Pleistocene, quest’ultimo periodo incominciato circa 2 milioni di anni fa. Quindi quando la nostra specie si sarà estinta, per cause variabili, la vita sul nostro pianetà non finirà affatto. Una nuova specie prenderà il posto e probabilmente questa non sarà un Mammifero. E’ il ciclo della vita, che piaccia o meno. Questa dovuta introduzione ci permetterà di sondare alcuni misteri dell’evoluzione del nostro pianeta, al fine di cercare un collegamento tra il globo in cui viviamo attualmente e l’Universo cosmico, dove la vita è presente in grande quantità, deduzione dovuta a calcoli probabilistici matematici. Partiremo con un periodo geologico denominato Carbonifero, iniziato 360 milioni di anni fa e terminato 285 milioni di anni fa. Con la scoperta recentissima di una bizzarria litica, ancora di origine sconosciuta, avvenuta in Cina. Ma prima di illustrare ciò, descriviamo in via sommaria il mondo carbonifero.I mondi del Carbonifero sono mondi tropicali. Le terre emerse sono suddivise in tre masse continentali: il Continente Nord Atlantico, denominato Continente delle Arenarie Rosse Antiche durante il Devoniano; il Continente di Angara, ovvero l’Asia; il Continente di Gondwana, formato da Africa, Sud America, India, Antartide e Madagascar.Questi tre grossi blocchi si vanno avvicinando fra loro per tutto il Carbonifero con conseguenti movimenti geologici che portano, tra l’altro, alla formazione di grosse catene montuose (orogenesi ercinica). Verso la fine del periodo, i tre continenti si uniscono nella Pangea, un unico supercontinente.La maggior parte delle terre emerse viene a trovarsi nella fascia climatica equatoriale, dunque in un clima caldo e umido che favorisce un grande sviluppo delle piante. A questo si aggiunge l’instabilità tettonica, che produce continui cambiamenti nelle linee di coste, con acque che avanzano sui margini continentali e si ritirano alternativamente. Le variazioni delle linee di costa producono ambienti di laguna, di palude e di estuario, particolarmente umidi. Le grandi quantità di piante cresciute in queste aree paludose e spesso sommerse dal fango durante le variazioni delle linee di costa hanno prodotto i grossi giacimenti di carbon fossile che caratterizzano periodo al punto da avergli attribuito il nome di Carbonifero.Nelle rigogliose foreste carbonifere si sviluppano giganteschi Lepidodendri ed Equisetali, si muovono gli Artropodi, alcuni dei quali si dotano di ali, si affermano gli Anfibi e nascono i primi Rettili.Questa dal punto di vista sommario il mondo del periodo Carbonifero, dove oltre alla complessità e mistero biologico è anche vicenda di mistero litico, con la scoperta di rocce a forma di “disco volante”. Scoperte in Cina, che nel periodo in questione era ricoperta di verdi foreste lussureggianti. La scoperta nei giorni nostri è stata fatta nella zona di Shangrao, nella provincia di Jiangxi. In questa zona sono state trovate delle strutture “discoidali”, attorniate da miniere di carbone. Hanno varie dimensioni e peso e la loro età è stata stimata in circa 300 milioni di anni. Aspetto misterioso è che queste formazioni litiche sono allineate ordinatamente, non in modo casuale. Un altro aspetto anomalo che le pietre, a differenza delle formazioni litiche presenti nel circondario, sono estremamente dure, a differenza delle altre facilmente sgretolabili. Gli studiosi stanno cercando di capire l’origine di queste formazioni, che al momento restano sconosciute e una novità dal punto di vista geologico. (sopra, apertura d'articolo la foto del "disco volante" litico).
La struttura sembra “manufatta” più che di origine geologica. Ma sappiamo bene che una foto non dice nulla e può essere il contrario di tutto. Resta il fatto, che a livello preliminare sembra davvero un oggetto artefatto. E se sembra quello che si ipotizza, si potrebbe riscrivere uno dei tanti misteri preistorici e paleontologici del nostro pianeta. Staremo a vedere.

Antonio De Comite
Coordinatore CUT (Centro Ufologico Taranto)



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