martedì 4 marzo 2008

SUPERNOVE: SOTTILISSIMI FILI DI "CARBONIO" SPARSI NELLO SPAZIO

Fibre ultrafini di grafite, un composto del carbonio, sono state ritrovate in meteoriti che risalgono agli albori del Sistema Solare. Prodotte probabilmente da gas ricchi di carbonio esposti ad alte temperature, queste strane forme sono state rintracciate in inclusioni di calcio-alluminio su meteoriti datati 4,5 miliardi di anni. Lo studio, condotto da Andrew Steele e Marc Fries, due geofisici della Carnegie Institution di Washington (Usa), è stato pubblicato sull’ultimo numero di Science. La scoperta cercherà di far luce anche sull’ipotesi dell’energia oscura, il fenomeno proposto un decennio fa per spiegare, tra le altre cose, l’oscuramento delle esplosioni stellari, in particolare delle luminosissime supernove di tipo 1A.
Le supernove di tipo 1A sono tra gli oggetti più splendenti dell’Universo. La loro luminosità viene utilizzata come una misura relativa della distanza di altri tipi di supernove rispetto alla Terra. Tuttavia, alla fine degli anni novanta gli astronomi notarono che alcune supernove erano talmente scure da risultare “troppo lontane” rispetto all’espansione dell’Universo ipotizzata. Questo, insieme ad altri dati sperimentali, ha portato a sviluppare l’ipotesi dell’accelerazione dell’espansione dovuta a una forma sconosciuta di energia chiamata “oscura”.
Con la scoperta delle “fibre di carbonio”, l’ipotesi dell’espansione potrebbe essere in parte rivista, dal momento che, secondo la teoria dei geofisici americani, l’oscuramento delle supernove non sarebbe dovuto alla lontananza, ma al filtro costituito dai “fili di carbonio” emessi durante le esplosioni. “Quando il Sole era giovane, il vento stellare era molto forte”, ha spiegato Fries: “In questo modo, i fili di grafite formatisi intorno alla nostra stella potrebbero essere stati espulsi nello spazio circostante. Lo stesso meccanismo potrebbe aver luogo anche per le altre giovani stelle”.
Gli studi dovrebbero ora proseguire in modo da caratterizzare al meglio queste forme di grafite per capire l’impatto che hanno sull’ipotesi dell’energia oscura. Infatti, come hanno dichiarato i ricercatori, se le fibre di grafite assorbissero effettivamente la luce delle supernove, questo potrebbe alterare le misurazioni fatte finora dell’espansione dell’Universo”

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