martedì 13 novembre 2007

NUMEROSI SCIENZIATI, EX PILOTI MILITARI E CIVILI CHIEDONO AGLI USA DI "RIAPRIRE LE INDAGINI SUGLI UFO"

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Piloti militari e civili, testimoni di avvistamenti di "Unidentified Flying Object", come anche degli scienziati, riunitisi a Washington, chiamano in causa ufficialmente gli USA per riaprire le indagini sugli UFO, abbandonate per quasi 40 anni. "Vogliamo che il governo americano blocchi la perpetuazione del mito, il quale afferma che vi è una spiegazione convenzionale terrestre di tutti i fenomeni UFO". Il nostro paese deve riaprire l'indagine ufficiale, che ha abbandonato nel 1969, ha detto in una conferenza stampa Fife Symington, ex governatore dell'Arizona e ex pilota dell'USAF, lui stesso anche testimone di un avvistamento UFO nel 1997. L'appello è stato firmato da un gruppo internazionale di 19 piloti, scienziati e politici, la maggior parte dei quali è venuto a testimoniare pubblicamente lunedi a Washington dei loro incontri con un UFO. "Noi crediamo che, per ragioni di sicurezza nazionale e in materia di sicurezza aerea, ogni paese dovrebbe cercare di individuare qualsiasi oggetto in movimento nello spazio aereo", mette in evidenza questi dati nella dichiarazione congiunta. Tra di loro, un pilota in pensione dell'Air France, che ha incrociato nel 1994 un "grande disco volante", durante un volo Nizza - Londra, un pilota da caccia iraniano che ha cercato invano di attaccare un UFO nel 1976, o di un ex capo delle autorità americane dell'Aviazione civile (FAA), al quale gli è stato confiscato un avvistamento di un UFO, notato oltre Alaska nel 1987. "Chi crede negli UFO?" Questo è il tipo di atteggiamento che riconosce la FAA. Quando ho chiesto al capo della CIA che cosa ne pensasse, egli ha dichiarato: "Si tratta di un UFO, ma non si può dire al pubblico americano, tutti andrebbero nel panico", "ha dichiarato alla stampa.
Fonte (in francese) su
La notizia importantissima è stata veicolata sui maggiori network mondiali di informazione, sia audio che video, in alcuni casi con approfondimenti seri, come quello del "Larry King Show" della CNN, andato in onda pochi giorni fa. E in Italia? Nemmeno un accenno. Stiamo messi proprio bene nel nostro "Bel Paese".

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