mercoledì 31 ottobre 2007
L'ESERCITO MILITARE BRITANNICO TESTA TECNOLOGIA PER DIVENTARE INVISIBILI
L'ultima invenzione in fatto di tecnologia militare è il carro armato invisibile. Il Ministero della Difesa britannico ha annunciato di aver messo a punto una tecnologia che rende non solo i mezzi militari, ma anche i soldati, invisibili, e che sarà utilizzabile entro cinque anni. La tecnologia è ancora tenuta segreta e i ricercatori del Ministero della Difesa, che hanno realizzato il brevetto con gli ingegneri reali, non vogliono diffonderne i dettagli. Ciò che é certo è che un sistema di telecamere e proiettori, cattura le immagini esterne che circondano il mezzo e le riflette sul carro armato, che si mimetizza perfettamente a seconda del contesto in cui si trova. "Per avvertirne la presenza bisogna toccarlo" - spiega al Sun l'esperto di 'fisica dell'invisibilita" John Pendry dell'Imperial College di Londra (personaggio che ricorda l'inventore di gadget 'Q' di James Bond) - ormai la teoria è fatta, è necessario solo svilupparla". Secondo il docente, l'unico difetto è che il funzionamento del carro armato dipende da telecamere e proiettori. "Il prossimo obiettivo - ha concluso - è renderlo invisibile senza l'uso di videocamere, è complicato, ma possibile". La dimostrazione del brevetto ha lasciato esterrefatti i presenti, ma gli scienziati della QinetiQ (la sezione di ricerca del Ministro della difesa) non hanno voluto commentato il nuovo modellino, fa sapere il tabloid britannico. La tecnologia invisibile è particolarmente ambita al momento: il governo americano sta spendendo decine di milioni di dollari nel settore, mentre in Giappone è stato realizzato il giubbotto che diventa invisibile.
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martedì 30 ottobre 2007
IL "CNR"(CENTRO NAZIONALE RICERCHE) ITALIANO SVELA IL MISTERO DI TUNGUSKA?
Sopra immagine lago Cheko (Tunguska), ipoteticamente formato da un frammento di un corpo celesteATEROIDE O COMETA
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UFO SFERICO FOTOGRAFATO IN FLORIDA NEL 2006
Un UFO di forma sferica è stato fotografato nella contea di Sumter (Florida), il giorno 10 Settembre 2006. Dopo circa 1 anno di silenzio i testimoni hanno deciso di informare di ciò il MUFON (http://www.mufon.com/ ). I testimoni raccontano che mentre stava effettuando dei lavori sul tetto della loro casa, notano uno strano puntino nero nel cielo. A prima vista ipotizzavano che fosse un pallone aerostatico. Ma improvvisamente questo punto nero si è avvicinato nei pressi della loro casa e non era quello che pensavano. Era una grande sfera d'argento, con un punto nero sul fondo. Era talmente grande, che i testimoni hanno stimato in 50 metri di diamentro la grandezza dell'oggetto. Era silenziosa. L'oggetto (secondo i testimoni) è stato fotografato tramite una macchina digitale. Loro ipotizzano che si sia trattato di un oggetto non convenzionale, ma di origine terrestre, affermando che poteva trattarsi di un "Radar Target" volante. Sarà cosi?
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lunedì 29 ottobre 2007
ACCADEMIA DELLE SCIENZE FRANCESE DEL 1840: "PROVE CONCRETE DI COMUNICAZIONE TRA VECCHIO E NUOVO CONTINENTE"
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FISICO ITALIANO: "ECCO COME SI VIAGGIA NEL PASSATO"
A chi non piacerebbe poter tornare indietro nel tempo? Magari per correggere gli errori o rivivere bei momenti? Questa possibilità, attualmente nel corredo dei soli supereroi cinematografici, potrebbe diventare realtà: le leggi della fisica la permettono. Tra chi teorizza la presenza di cunicoli spazio-temporali nelle galassie da usare con una ipotetica «macchina del tempo» c’è Fernando De Felice dell’Università di Padova. Il fisico ha messo insieme diversi fenomeni cosmici e nozioni matematiche costruendo un modello che prevede il salto nel passato attraverso le singolarità nude che si trovano nelle galassie. SINGOLARITÀ – Ma cos’è una singolarità nuda? «Quando si forma un buco nero per il collasso di una stella sotto l’azione del proprio campo gravitazionale, all’interno del buco nero si crea una singolarità, ossia una regione dove si manifestano situazioni anomale – afferma De Felice -. La luce catturata dal buco nero ci impedisce di osservare questa singolarità. E’ come se facesse da velo. Esistono però delle singolarità nude, non schermate dalla luce e quindi visibili. Dalle singolarità nude si ottengono informazioni sul suo campo gravitazionale, molto complicato, dove si verificano fenomeni eccezionali come l’inversione temporale».
RITORNO AL PASSATO – Secondo lo scienziato nella singolarità le particelle si muovono in senso inverso rispetto al tempo, come predetto dalla teoria della relatività di Einstein. «Semplificando, nella nostra vita i secondi vanno avanti: 1, 2, 3. Per chi sta nella singolarità vanno indietro: -1, -2, -3 rispetto a un osservatore esterno. In parole povere si spostano nel passato». Per il momento di salire a bordo di una navicella spaziale per raggiungere queste zone non se ne parla, bisognerà aspettare altri progressi della tecnologia. «Muovendoci a una velocità molto inferiore a quella della luce, il viaggio è improponibile., sarebbe lunghissimo». Eppure c’è chi sogna un orologio che ticchetta in senso antiorario, senza preoccuparsi di come il salto nel passato potrebbe interferire con gli eventi venturi, compromettendo persino la sua stessa nascita. Ricordate il film «Ritorno al Futuro»? Micheal J. Fox non doveva assolutamente incontrare se stesso per non stravolgere la storia.
NEL FUTURO – Intanto il risultato più importante dello studio di De Felice, riportato dalla rivista New Scientist, è che sappiamo di poter controllare il tempo, passato e futuro: «I viaggi nel futuro sono già stati riprodotti in laboratorio. Particelle che viaggiano alla velocità della luce nascono e muoiono in un milionesimo di secondo, ma viste da noi la loro esistenza è di 10 secondi. Vuol dire che la loro vita si è dilatata, in pratica hanno fatto un salto nel nostro futuro». Il trasferimento nel futuro si spiega meglio con il paradosso dei gemelli. Se due gemelli vivono separati: uno sulla Terra e l’altro navigando tra le stelle alla velocità della luce, quando i due si ritrovano l’astronauta ha 20 anni, il terrestre 200. Il gemello che ha viaggiato alla velocità della luce è saltato nel futuro del fratello.
AL CERN – E se invece di avventurasi nella galassia si costruisse la singolarità in laboratorio? Difficile, dovrebbe essere immensa, di una massa incalcolabile. Gli studiosi non si scoraggiano e si stanno organizzando per produrre artificialmente un piccolo buco nero (e la sua singolarità) con grandi acceleratori, come l’LHC (Large Hadron Collider) in costruzione al CERN di Ginevra. “Ricreare un buco nero? E’ un punto controverso – commenta De Felice -. Si tratta di oggetti quantistici, non si comportano secondo le leggi classiche della fisica. Non so se riusciranno effettivamente a formarlo”.
LA SONDA – Sarà forse il satellite Glast della NASA a confermare la teoria di De Felice. Glast partirà il prossimo anno con l’obiettivo di misurare nello spazio lampi di luce ad alta energia, i cosiddetti GRBs (Gamma-Ray Bursts) . «Nel mio modello se si forma una singolarità nuda, allora lì esiste una traiettoria di inversione temporale. E dove si verificano entrambe le condizioni si formano i GRBs, i lampi di luce ad energia elevatissima in istanti molto brevi. Senza una delle tre componenti il modello fallisce». Staremo a vedere se De Felice ha ragione.
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domenica 28 ottobre 2007
UNA "CROCE VOLANTE" VISTA DA 3000 PERSONE NEL 1826
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sabato 27 ottobre 2007
STRANA MACCHINA VOLANTE A FORMA DI "DISCO"...NEL 1885
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LA NASA "CONDANNATA" A RICERCARE I "FILES" MANCANTI SULL'"UFO CRASH" DI "KECKSBURG"
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venerdì 26 ottobre 2007
ECCO L'ARTICOLO SULLA CONNESSIONE INCENDI DI CARONIA E UFO APPARSO OGGI SULL'"ESPRESSO"
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NEW YORK TIMES, STRANO FENOMENO AEREO...NEL 1888
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giovedì 25 ottobre 2007
"OOPARTs": LENTI DI CRISTALLO VICHINGHE DEL XI° SECOLO
Lenti ritrovate nell'isola di Gotland, in Svezia, in un sito vichingo risalente all'undicesimo o dodicesimo secolo dopo Cristo e conservate in un museo. Composte da cristallo di rocca, esse sono di forma asferica ottimizzata, tanto da fornire, secondo scienziati tedeschi, prestazioni equivalenti a quelle progettate secondo i criteri più moderni. Viene riportato il parere di Olaf Schmidt, dell'Università di Scienze Applicate di Aalen, secondo cui: "Alla luce di questi risultati dobbiamo rivedere le nostre convinzioni riguardo alle conoscenze di ottica nel Medio Evo. Sembra che la progettazione di lenti di forma ellittica sia stata scoperta molto prima di quanto pensassimo. In seguito tale conoscenza si è perduta per quasi un millennio." Si precisa, poi, che Karl-Heinz Wilms, uno scienziato in pensione ex dipendente della ditta Rodenstock, fu il primo a mostrare, in un museo di Monaco di Baviera, l'impressionante capacità di formare immagini posseduta da una di tali lenti. Egli in seguito contattò il su nominato Olaf Schmidt e Bernd Lingelbach, dell'Istituto di Ottica Oftalmica, perché esaminassero tale lente ed altre simili, che erano in mostra in un museo di Visby, in Svezia, ed erano state utilizzate (come lenti d'ingrandimento) in gioielleria. Tale lente è composta, come già precisato, da cristallo di rocca, ha un diametro di 50 mm ed è spessa, al centro, circa 30 mm. Schmidt sostiene che la simmetria delle lenti suggerisce che siano state lavorate al tornio e le zone piatte sui poli indicano che queste sono state realizzate con la stessa tecnica, pertanto ambedue le caratteristiche possono avere un'origine comune.Secondo lui le lenti potrebbero essere state realizzate in qualche parte dell'Europa orientale ed essere state utilizzate per cauterizzare le ferite, accendere il fuoco e come lenti d'ingrandimento per artigiani. La squadra di analisti tedeschi ha misurato ciascuna lente proiettando il suo profilo su di uno schermo e sovrapponendole una griglia di quadrati, poi fotografando l'immagine così ottenuta. Il modello tridimensionale della forma della superficie della lente ha mostrato che essa si avvicina molto a quella di un ellissoide (la superficie ottenuta facendo ruotare un'ellisse nello spazio); la qualità dell'immagine è almeno pari a quella delle ottiche moderne
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"OOPARTs":IL "MARTELLO DI LONDRA" DI...140 MILIONI DI ANNI FA
71 anni fa, durante un'escursione nei dintorni della cittadina texana di London, la famiglia Hann nota un blocco di arenaria da cui fuoriesce un pezzo di legno. Incuriositi i coniugi portano il masso nella loro abitazione, e lì con l'aiuto di uno scalpello spezzano in due il blocco, trovando con loro somma sorpresa inglobati nella roccia i resti di un martello con la testa in ferro e il manico in legno. Il reperto viene successivamente venduto dai casuali scopritori ad un esponente del movimento creazionista (coloro che interpretano in modo letterale la descrizione della creazione riportata nella Genesi e non accettano la teoria dell'evoluzione darwiniana). Il martello di London fa effettivamente scaturire numerose domande sulla reale datazione della comparsa dell'uomo sulla terra. Come può un manufatto di quel genere esser stato inglobato in una pietra che si è formata oltre 115 milioni di anni fa, quando la razza umana era ancora di la da venire? Test scientifici svolti in Ohio, presso i Batelle Laboratories di Columbus, hanno rivelato che la testa del martello è composta da ferro (96,6%), cloro (2,6%) e zolfo (0,8%). Nel 1992 una tomografia a raggi X ha inoltre mostrato l'assenza di bolle d'aria e di variazioni della densità nel metallo della testa, dimostrando coma il martello sia frutto di una metallurgia avanzata. Chi sulla terra 115 milioni di anni fa avrebbe potuto fare tutto questo? Altra presunta prova d'autenticità è secondo i sostenitori la presenza di fossili nella parte esterna del blocco di arenaria che conteneva l'enigmatico manufatto. Per alcuni studiosi si tratterebbe infatti di conchiglie fossili del periodo Siluriano. A tutt'oggi la disputa tra sostenitori e scettici non sembra vicina ad una soluzione.
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"OGGETTO SCONOSCIUTO" FILMATO IN VOLO SUL SUD DAKOTA
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UN UFFICIALE DICHIARO' A DOROTHY KILGALLEN, NEL 1955, CHE I "DISCHI VOLANTI" NON SONO DI QUESTO MONDO
Questo documento che vedete di sopra, risale al 1955. Apparentemente non è il classico documento militare, con tanto di censure o timbri ma è un dispaccio stampa che uscì in quell'anno. Un dispaccio stampa cosi sensazionale che è entrato a far parte della enorme mole di fogli riguardante il famoso "Project Bluebook" statunitense. Vi si legge che la giornalista Dorothy Kilgallen, allora appartenente alla "International News Service" di Londra, dichiara di aver intervistato un ufficiale britannico che ha affermato (senza rivelare il suo nome) che i "piatti volanti" non sono illusioni ottiche, nè tantomeno invenzioni Sovietiche, ma sono per davvero oggetti in grado di volare, provenienti da qualche altro pianeta dell'Universo. Tutto è nato dal recupero, in zona britannica, dei resti di una "misteriosa aeronave" dalla forma convenzionale. Inoltre il misterioso "Mister X" ha dichiarato che gli occupanti di queste navi volanti sono di piccola taglia, sono alti 1 metro e 20 centimentri. Concludendo il misterioso ufficiale conferma che gli apparati aeronautici e esponenti scientifici che hanno recuperato questo "oggetto misterioso" hanno concluso (con prove) che non è di origine "terrestre" ma che l'informazione non viene rivelata per non creare "allarme" nell'opinione pubblica. Corrisponde a verità il contenuto del "file"? Chissà, resta il fatto che la Dorothy Kilgallen ha avuto strani intrecci (probabilmente non voluti) con i servizi di "intelligence". Vi ricordano qualcosa i "Marilyn Files" sugli UFO riguardante la nota attrice Marilyn Monroe?
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mercoledì 24 ottobre 2007
L'ESTINZIONE DI MASSA...PROSSIMA VENTURA
L'aumento di temperature globali previsto per il prossimo secolo potrebbe innescare un evento di estinzione di massa, nel quale più del 50 per cento delle specie animali e vegetali oggi esistenti scomparirebbe. È quanto afferma un gruppo di ricercatori delle Università di York e di Leeds che ha condotto uno studio - pubblicato sui Proceedings of the Royal Society B - dal quale risulta una stretta correlazione fra tipo di clima ed estinzioni di massa.I ricercatori hanno preso in esame pressoché la totalità delle registrazioni fossili disponibili per poter estendere la loro ricerca fino a 520 milioni di anni fa.
Accoppiando i dati relativi alla diversità biologica marina e terrestre con quelli relativi alle temperature stimate delle diverse epoche, hanno riscontrato che la biodiversità globale sembra essere relativamente bassa nel corso delle fasi calde, durante le quali si avrebbero invece tassi di estinzione relativamente elevati, mentre il contrario varrebbe per i periodi più freddi.
"I nostri risultati - ha detto Peter Mayhew - forniscono la prima prova che il clima globale può determinare sostanziali variazioni nella testimonianza fossile. Se i nostri risultati sono validi anche per il riscaldamento in atto - la cui entità è confrontabile con quella delle fluttuazioni del clima terrestre su grande scala - ci si può aspettare che le estinzioni aumenteranno."
Delle cinque estinzioni di massa note, quattro - compresa quella che portò all'estinzione dei dinosauri 65 milioni di anni fa - sono associate a fasi di effetto serra. L'evento di estinzione di massa più imponente in assoluto - quello alla fine del Permiano - si verificò nel corso di uno dei periodi climaticamente più caldi, e portò all'estinzione del 95 per cento delle specie animali e vegetali.
"L'associazione a lungo termine non era mai stata evidenziata, e gli studi precedenti si concentravano su periodi geologicamente piuttosto brevi e a scale geografiche limitate e a pochi gruppi di organismi - ha aggiunto Tim Benton, che ha partecipato alla ricerca - ma le prove sono stringenti."
Le cinque estinzioni di massa
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mercoledì, ottobre 24, 2007
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ECCO LA NUOVA "AREA 51": E' LA "DUGWAY PROVING GROUND" (UTAH)
Lo Utah è un tranquillo Stato dell' America centrale, circondato da laghi e monti, da sempre conosciuta come la terra dei “Mormoni”, la confessione religiosa che ha la sua chiesa principale proprio a Salt Lake City. Un posto tranquillo si direbbe, se non fosse che lo Utah è altrettanto famoso da un cinquantina d'anni buona per ospitare uno dei più grandi campi di addestramento e simulazione dell' Esercito USA. Adagiato nel bel mezzo del Great Salt Lake City Desert, sorge infatti il “Dugway Proving Ground”, un campo che complessivamente ricopre un area di oltre 800.000 acri, ospita esperimenti dell’esercito statunitense dal 1942. Prima di i test militari di armi chimiche venivano svolti nel Maryland a Fort Detrick, costa ovest degli States. L’allora CWS (Chemical Warfare Service) decise di creare un secondo campo, e scelse lo Utah.Da allora, il nome Dugway è legato al suo “Campo di Prova”, sede di simulazioni di test previsti dal “Programma Difensivo” dell’esercito americano. Col passare degli anni è stato scenario degli esperimenti militari più disparati, svolgendo anche la funzione di deposito di armi per l’esercito e di area di addestramento per i mezzi della Air Force. Già durante la seconda guerra mondiale, a Dugway, vennero ricostruite copie delle città tedesche e giapponesi allo scopo di testare le migliori tecniche di bombardamento sulle città civili, ma il “palmares” delle simulazioni consumatesi nell’area interessata è ben più vasto. A Dugway, infatti, sono state testate: armi biologiche, armi chimiche e batteriologiche, gas nocivi, bombe, proiettili, mine, missili, razzi e altri vari metodi per l’annientamento di vite umane.Il DPG è stato soggetto di numerose critiche per episodi più o meno chiari su cui in molti hanno provato a far luce, compresi alcuni casi di avvistamenti UFO, ma senza grosso successo.Si è dibattuto a lungo sulla locazione del Campo, secondo molto troppo vicino a centri abitati (seppur piccoli): ma soprattutto sugli effetti nocivi nei confronti di chi è costretta a vivere sul posto per garantire la manutenzione del campo (circa 2000 persone). Ovviamente le attività del campo sono in gran parte coperte da segreto militare, ma un caso riuscì a finire sulle prime pagine dei giornali. Nel 1968: ad una cinquantina di chilometri da Dpg, nella vicina Skull Valley vennero misteriosamente trovate morte 4.372 pecore. L’ecatombe coincise con alcune “accidentali” emissioni di agenti gas nervino nell’aria, fuoriuscite “accidentalmente” da aerei della Army durante una fase di sorvolo. Il caso destò molto scalpore, ma l’esercito americano non si assunse nessun tipo responsabilità, additando la causa della morte delle pecore ad un presunto massiccio uso di pesticidi per la coltivazione dei campi. Salvo poi ritrattare una volta concluse le autopsie dei cadaveri delle bestie che confermarono che il decesso degli animali fu causato dal gas nervino. Alle oltre 4.000 pecore, si aggiunsero poi, altri 2.100 capi di bestiame che vennero abbattuti perché gravemente malati dopo l’esposizione al gas tossico. L’esercito si limitò a pagare i danni al proprietario del gregge, pur disconoscendo ogni colpa.Alcuni siti che hanno raccolto nell’arco degli anni informazioni sui test svolti, conducendo appositi studi sugli effetti da possibili contaminazioni, sostengono che non siano solo animali e ambiente le vittime dei test. Infatti il personale militare e gli uomini dell’esercito impiegati in pianta stabile presso il Campo, sarebbero stati soggetti nell’arco degli anni ad esposizione di radiazioni (per test nucleari e biologici) e emanazioni di gas, specialmente legati a test dove veniva impiegato l’agente chimico VX (gas nervino). Ad essi sarebbero legati numerosi casi di cancro, patologie cardiache e muscolari. Secondo alcuni dati, tra il 1951 e il 1969 sarebbero stati liberati nei vari test, più di 494.000 libbre di gas nervino (pari circa a 224.074 chili).E c’è di più. Uno di questi siti sostiene che “tra il 1952 e il 1972 più di 7.000 persone, tra personale Army e Air Force si offrirono come volontari per testare su loro stessi farmaci, gas tossici, antidoti a neurogas, psicofarmaci ed altre sostanze nocive”.Questi esperimenti sarebbero stati svolti in piena Guerra Fredda, nel periodo di massimo utilizzo del Dugway Proving Ground. Col passare del tempo, accortosi dei rischi e delle misure di sicurezza insufficienti, l’esercito ha ritirato numerose sostanze impiegate per anni nei test: durante gli anni 70. Per esempio, il battere Serratia venne tolto dalla lista dei principi di batteri studiati, perché sospetto di favorire il cancro. Nella decade successiva invece toccò al dimethyl methylphosphonate, scopertosi essere tossico e cancerogeno.Del Dugway Proving Ground si tornato a parlare qualche anno fa per le vicende legate al caso antrace (altrimenti conosciuto come carbonchio). Secondo un’inchiesta condotta dal Washington Post, (e ripresa dal Manifesto) le spore di antrace usato nelle lettere mortali inviate a vari soggetti nell'ottobre 2001 sarebbero state "cresciute e modificate” proprio nello stabilimento di Dugway. Alcuni studiosi, come la biologa Barbara Rosenberg confermano questa versione dei fatti, perchè a quanto pare, gli US sarebbero l'unico paese a usare quel tipo di spore (tipo Ames) come arma. Addirittura alcuni addetti al lavoro avrebbero ammesso che le spore siano state trasportate più volte, tra i laboratori di Dugway e la base di Fort Detrick. E’ probabile quindi che l'autore degli attentati avesse libero accesso a tali strutture.
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martedì 23 ottobre 2007
I LETTORI CI SCRIVONO: FOTOGRAFATO UN "UFO" A VALENCIA
Una nostra affezionata lettrice, di nome Greta (omettiamo volutamente il suo cognome per la "privacy") e amica di Daniela (figlia del Coordinatore CUT, Vincenzo Puletto) ci ha inviato questa interessante istantanea di un possibile "UFO" fotografato a Valencia (Spagna), il giorno 13 Ottobre 2007. Sopra è possibile notare l'ingrandimento dell'immagine. L'oggetto sembrerebbe di tipo "energetico". Analisi supplementari sono in corso per stabilire cosa sia in realtà. Per il momento rimane un "Unidentified Flying Object" (UFO).
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martedì, ottobre 23, 2007
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DENNIS KUCINICH (CANDIDATO PRESIDENZIALI USA 2008) VIDE UN "UFO"?
Il candidato democratico alle Presidenziali USA 2008, Dennis Kucinich, avrebbe visto un UFO. La rivelazione è contenuta nell'ultimo libro di Shirley MacLaine "Sage-Ing While Age-Ing". Si legge nel libro (edito in USA) che Kucinich avrebbe visto l'UFO mentre si trovava nell'abitazione di MacLaine, situata a Graham, Washington. Improvvisamente Kucinich, mentre era fuori al balcone, sente un profumo di rose che lo avvolge. Alza gli occhi al cielo è nota un gigantesco triangolo volante, silenzioso e che osservava lui. L'avvistamento sarebbe durato circa 10 minuti. "E' stata l'esperienza più commovente della sua vita", racconta Shirley MacLaine. Ha affermato anche che "ha sentito una connessione col suo cuore e lo ha sentito in tutte le direzioni della sua mente". Per il momento nessuna conferma o smentita ufficiale del candidato alle Presidenziali USA 2008.
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martedì, ottobre 23, 2007
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lunedì 22 ottobre 2007
IL PROGETTO "BLUEBOOK" RITORNA CLASSIFICATO?
Files contenenti il famoso "Progetto Blue Book" [Blue Book] sono stati classificati ancora per qualche tempo. Lo ha afferma, in un libro del KGB del 1991, famoso cosmonauta sovietico Pavel Popovich. In quel periodo Mr Popovich ha ricoperto la carica di presidente onorario dell'Academy of Applied University Informational. Il file contiene numerose relazioni di voli UFO e le relazioni di alcuni tentativi, la maggior parte senza successo, fatti dai militari per catturare l'alieno.
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Venerdi 26 Ottobre 2007 (ore 21)
CONFERENZA
“2012: verso il sesto sole. Calendario Maya e Segni dal cielo”
Relatore MASSIMO FRATINI
Nato a Roma il 31 ottobre 1963, laureato in Diagnostica per Immagini e Radioterapia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Massimo Fratini lavora da 18 anni presso il Dipartimento di Scienze Radiologiche – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – coordinatore dei Reparti TAC – RMN.
Dal 1976 – 77 dopo un IR2 nella zona di Montesacro (Roma) si inizia ad interessare della tematica ufologica istituendo il primo gruppo di ricerca ufologico romano. Nel 1978-80 entra a far parte del Gruppo Nuova Luce (gruppi di ricerca ufo – Sezione ufologica fiorentina) del Giornale dei Misteri e inizia a collaborare con la giornalista Enza Massa e l'ufologo Eufemio Del Buono. Nel 1980 inizia una attiva collaborazione con il ricercatore archeologo David Davimport (amico di del Buono) sul mistero delle Atomiche di Mohenjo Daro. Nel 1990 Fonda Roma il CETI – Comunicazioni con Intelligenze Extraterrestri con circa 100 soci. Nel 1995, il CETI si trasforma in CISETI – Centro Studi Intelligenze ExtraTerrestri (150 soci). Nello stesso anno ('95) il CISETI organizza la prima Conferenza Internazionale dal titolo: XX° Secolo - La visita Extraterrestre tra i quali spiccavano come relatori: Maurizio Baiata, Robert Dean, Eufemio Del Buono, Roberto Pinotti, Roberto Doz, Corrado Malanga, Giorgio Bongiovanni, Giorgio di Bitonto. Presenti in sala 1200 persone con tutte le TV nazionali e locali. Insomma: un successo storico.
Inizia un ciclo di 40 puntate su TV Locale TeleVita dal titolo: UFO - realtà extraterrestre
Sempre nel 1995 Massimo Fratini entra a far parte del CUN e inizia a lavorare con Pinotti e Baiata presso la redazione delle riviste Dossier Alieni e Notiziario UFO. Organizza nel 1996, insieme alle riviste, il Convegno Internazionale sui “Rapimenti Alieni”. Ospiti: Derrel Sims, Corrado Malanga, Philip Mantle, Travis Walton, Mario Cingolani, Maurizio Baiata, Fratini, Pinotti, Zanfretta. Presenti in sala 1400 persone. Sempre nel 1995 Massimo Fratini inizia ad apparire sulle TV locali e poi fa la sua apparizione al TG1 parlando dell'UFO di Tarquinia.
Nel 1996 diventa consulente investigativo per la trasmissione Cronaca in Diretta (RAI2) diretta da David Sassoli e per la trasmissione UNO Mattina (RAI 1).
Nel 1997, insieme al Centro Ufologico delle Svizzera Italiana, organizza un viaggio con incontro di Billy Meyer, famoso contattista svizzero. Durante il viaggio la macchina viene inseguita da due UFO, ripresi con la videocamera dallo stesso Fratini. Dopo l'incontro con Meyer, Fratini con al seguito membri del centro Ufologico Svizzero, avvistano un enorme UFO cilindrico in fase di atterraggio dietro una delle colline davanti l'abitazione di Meyer.
Nel 1998 inizia ad apparire alla trasmissione Piazza Grande , condotta da Magalli e poi successivamente, nel 1999, partecipa alla trasmissione “La macchina del Tempo” condotta da Cecchi Paone su Rete4 – poi partecipa al Maurizio Costanzo Show in due puntate.
Nel 2002 congeda definitivamente il CISETI e inizia una serie di Conferenze come ricercatore indipendente.
Fratini è stato Direttore Editoriale della rivista “Extraterrestre” e Direttore Responsabile della rivista “DNA Magazine” ( http://www.dnamagazine.it/) attualmente on-line. Organizzatore del Convegno Internazionale “STARGATE 2012” e di “SIGNS” sui Crop Circle. Collabora con Area 51 e dirige la rubrica “Segni dal Cielo” che è anche on-line (http://www.segnidalcielo.it/)
INGRESSO CONFERENZA LIBERO E GRATUITO
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domenica 21 ottobre 2007
I LETTORI CI SCRIVONO: "SECRETUM OMEGA", INTERVISTA AL GESUITA
Nel 2000 lavoravo a Roma in qualità di redattore della rivista “Stargate”, dove pubblicai una serie di articoli inerenti le mie ricerche sulle apparizioni di Fatima e il famoso Terzo Segreto, i vari misteri coinvolgenti il Vaticano nonché le possibili implicazioni aliene delle stesse apparizione portoghesi avvenute nel 1917. In seguito alla pubblicazione iniziai a ricevere una serie di e-mail da un personaggio che si definiva un “insider” del Vaticano, il quale fu spinto a contattarmi (anche se in maniera anonima sporadicamente lo aveva gia fatto in precedenza) perché attratto proprio dalle mie ricerche inerenti l’inchiesta sulle apparizioni di Fatima, e non solo. Dalle lettere, inviatemi da questo personaggio, emergeva che il Vaticano annoverava una struttura d’intelligence, chiamata dal mio interlocutore Servizio Informazioni del Vaticano (in breve SIV). Nelle mail erano contenute delle informazioni interessanti, ed in una di esse mi fu preannunciato che molto presto avrei ricevuto del materiale tra cui un video, fattomi recapitare in seguito per posta, inerente l’osservazione del presunto decimo pianeta in avvicinamento al sistema solare. La ripresa sarebbe stata effettuata da una sonda spaziale inviata nello spazio remoto, facente parte di un programma spaziale avviato nei primi anni ‘90, denominato “Sìloe”. Da tali indicazioni e non solo, ho capito che lo scrivente era a conoscenza d'informazioni di gran lunga più dettagliate di quelle rilasciatemi per iscritto. Per un anno circa vi furono contatti informali via e-mail e per posta, nei quali mi rivelò di essere un Gesuita membro del SIV e di lavorare a Roma presso alcune strutture della Santa Sede, cosa che in seguito verificai essere vera, informandomi a sua insaputa. In seguito e con una certa difficoltà riuscì ad avere un primo incontro fisico in un luogo pubblico della capitale, dove iniziò a rivelarmi alcune informazioni. L’incontro, avvenuto nel 2001, fu voluto fortemente da me, in quanto "conditio sine qua non" per il proseguimento dei nostri contatti, dato che fino ad allora il mio atteggiamento, nonostante il videotape, fu contraddistinto da un ovvio scetticismo e diffidenza nei suoi confronti. Fu in quella occasione che i miei dubbi si dissiparono, quando mi mostrò le sue credenziali, alcune delle quali corrispondevano in buona parte con quanto da me precedentemente appurato. Inoltre mi rivelò di usufruire di un’autorizzazione alla supervisione denominata ‘Secretum Omega’, che è la più alta categoria di classificazione di segretezza in Vaticano equivalente al 'Cosmic Top Secret' della Nato. Il dialogo si svolse sottoforma di continue domande e risposte, in quanto durante l’ultima comunicazione era stato concordato che avrei posto delle domande ben precise. Difatti avvenuto l’incontro il Gesuita ribadì tale impostazione del dialogo anche se, nonostante il mio desiderio di porre svariate domande e il poco tempo a disposizione, alcune sue risposte hanno ovviamente stravolto l’impostazione originaria di alcuni quesiti. Tuttavia la conversazione che segue anche se costituisce la summa di quanto rivelatomi non è del tutto completa, in quanto alcune informazioni e dettagli aggiuntivi, ricevuti sia in precedenza che in seguito all’incontro, ho preferito non rivelarli, almeno per il momento.
[Gesuita] Il S.I.V. annovera elementi provenienti da diverse realtà, tutte strettamente connesse alla Chiesa e composte soprattutto, almeno nella parte dirigenziale, da sacerdoti in maggioranza aderenti all’ordine dei Gesuiti, monaci Benedettini e Religiose; in tutto poco più di un centinaio di elementi. Possono sembrare pochi ma non è così se si considera che in ogni parte del mondo dove c’è un sacerdote o una suora c’è una potenziale fonte d’informazioni preziose. Altri elementi sono stati, e tutt’oggi, sono seguiti in ambienti ed istituzioni a carattere laico interne alla Chiesa come ad esempio: associazioni a carattere umanitario, schieramenti politici vicino alla Santa Sede, movimenti cattolici giovanili, ecc. Il mio iter è stato molto simile a questo. In sintesi gli elementi come me sono stati segretamente seguiti, indirizzati e formati secondo determinati criteri noti in certi ambienti. Ognuno di noi oggi si rende conto di aver avuto in passato un suo “angelo custode” nonché mentore, successivamente.
[B] Potrebbe fornirmi maggiori elementi sul S.I.V.? Perché è stato creato, da quanto tempo opera...
[G] La struttura è top secret ma per ora posso dirle che è organizzata in maniera analoga alle altre strutture d’intelligence come CIA, MI6 l’ex KGB ecc. Non ha una sede ufficiale fissa ma sceglie di volta in volta un sito dove riunirsi, in strutture però sempre sotto la giurisdizione della Città del Vaticano. Da un punto di vista cronologico la scintilla che ha innescato l’avvio di tale organizzazione scaturisce da un evento avvenuto nella prima metà degli anni ‘50 negli Stati Uniti, per l’esattezza nel Febbraio del 1954. L’evento in questione fu l’incontro di una delegazione aliena avvenuto in California nella base di Muroc Airfield (divenuta poi la sede della base aerea di Edwards) con il presidente Dwight Eisenhower e a cui presenziò l’allora Vescovo di Los Angeles James Francis McIntyre. L’incontro venne opportunamente filmato dai militari con tre cineprese 16mm, dislocate in vari punti, caricate con pellicola a colori e motore con caricamento a molla; quest’ultima soluzione piuttosto scomoda, perché costringeva ogni operatore a cambiare bobina ogni 3 minuti circa di ripresa, fu necessaria in quanto in presenza degli alieni e delle loro astronavi i motori elettrici delle cineprese più grandi non riuscivano a funzionare. Furono girati in tutto sette rulli da trenta metri, per un totale di circa venti minuti di ripresa. Al termine dell’incontro ogni membro della delegazione terrestre giurò solennemente di non rivelare a nessuno quanto visto e sentito degli alieni. Non mi chieda che fine ha fatto il film perché credo che conosca già la risposta. Comunque, nei giorni a seguire McIntyre, probabilmente contrariato per aver prestato un giuramento che in coscienza riteneva iniquo, partì di gran fretta per Roma al fine di incontrare il Santo Padre Pio XII per riferirgli dell’incredibile evento. Ma il Vescovo McIntyre per poter giungere in Italia doveva effettuare uno scalo prima a New York per poi ripartire alla volta di Roma, il tutto con l’ausilio di un aereo privato. Il velivolo decollato in un primo momento da Los Angeles dopo circa un’ora e mezzo di volo a causa d’improvvisi problemi tecnici fu costretto ad atterrare nel cuore della notte su una pista dell’aeroporto “Skyhaven” sito a Las Vegas. Durante il periodo necessario alla riparazione dell’aereo, circa un’ora e mezzo, salì sull’aereo un personaggio che chiese di conferire con il Vescovo. L’uomo che mostrò credenziali militari delle forze armate USA ,era un colonnello dell’USAF, fu ricevuto da McIntyre. La conversazione durò circa venti minuti durante i quali quest’uomo diffidò il Vescovo dal riportare con esattezza tutta la vicenda a cui aveva assistito, in quanto l’intera questione aliena era già oggetto di studio e controllo da alcuni anni e che doveva essere d’esclusivo appannaggio dell’USAF. Il militare sottolineò che il Presidente aveva chiesto solo un parere di carattere spirituale e soprattutto di discernimento in quella situazione assai anomala e che il giuramento non si riferiva soltanto ad una possibile divulgazione di un tale evento al mondo intero ma che si estendeva anche al Santo Padre. Non ultimo il problema delle infiltrazioni di spie sovietiche all’interno dello stesso Vaticano. Il Vescovo rispose che era suo preciso dovere riferire al Papa di tale incredibile evento. Oggi si è propensi a pensare che quel guasto fu voluto preventivamente per dar luogo a quest’incontro, organizzato da alcuni militari probabilmente all’insaputa dello stesso Eisenhower. Prima di congedarsi il militare disse al Vescovo che la scelta di riportare quella notizia a Roma avrebbe creato seri problemi e a lui personalmente sarebbe potuto costare molto. Tra l’altro, quanto di quell’incontro con gli alieni fosse stato predetto in qualche messaggio di carattere divino non c’è dato sapere. Due giorni dopo il Pontefice Pio XII ricevette il Vescovo McIntyre. Dopo aver meditato molto sulle implicazioni che avrebbe potuto avere un rapporto esclusivamente militare con gli alieni, il Papa decise di istituire un servizio d’informazioni segreto con una denominazione sulla falsa riga del servizio d’informazioni militare fascista, il SIV appunto, che avrebbe dovuto raccogliere tutte le informazioni possibili sulle attività delle entità aliene e sulle informazioni che su di esse avrebbero raccolto gli americani. Era di fondamentale importanza tenere aperto il canale di comunicazione con il presidente Eisenhower. Il SIV sostanzialmente venne costituito per acquisire e gestire tutte quelle informazioni riservatissime che riguardavano soprattutto la tematica extraterrestre coordinandosi con le altre strutture d’intelligence di altri paesi. La neonata struttura si proponeva fondamentalmente di gestire gli aspetti dal punto di vista morale, filosofico, etico e religioso.
[B] Cos’è che ha fatto pensare a Pio XII che i militari americani avrebbero condiviso informazioni così delicate con il Vaticano? Come la mettiamo con il militare incontrato all’aeroporto di Las Vegas?
[G] Vede, essere convocati dal presidente degli USA nel cuore della notte per un aiuto ed un supporto spirituale in una situazione che potremmo definire unica nella storia dell’uomo moderno, credo sia solo segno di stima e fiducia. A conferma di ciò le dico che una volta tornato negli Stati Uniti McIntyre e l’Arcivescovo di Detroit Edward Mooney in un secondo momento, furono i principali coordinatori delle operazioni di passaggio delle informazioni al Vaticano. Gli eventi però presero una piega inaspettata in quanto lo stesso McIntyre ed altri esponenti del SIV iniziarono ad avere degli incontri diretti, in assenza e all’insaputa dei militari, con una razza aliena di tipo nordico, apparentemente positiva, proveniente dalle Pleiadi; questi alieni misero in guardia dagli esseri che erano stati incontrati in precedenza dagli americani nel deserto della California. Questi incontri con esponenti del SIV si verificarono più volte negli USA e due volte anche all’interno dei Giardini Vaticani presso la Pontificia Accademia delle Scienze, alla presenza dello stesso Papa Pio XII.
[B] Allora, quello che asserì Padre Pio da Pietralcina sull’esistenza d’esseri viventi in altri mondi che non avevano peccato e che per tale motivo hanno raggiunto un grado evolutivo elevatissimo, è vero?
[G] Certamente, ma questi esseri a cui adesso si riferisce vivono su un piano dimensionale, se così si può dire, diverso pur non essendo angeli nel vero senso della parola, mentre gli alieni nordici di cui ho parlato sono esseri in carne e ossa, che seppure molto evoluti da un punto di vista tecnologico e spirituale hanno la loro corporeità. Queste creature asserirono di aver scoperto nella Chiesa Cattolica, o più precisamente nel messaggio Cristico, la presenza autentica di Dio e si dichiararono disponibili alla collaborazione per il bene dell’umanità. Fu proprio questa affermazione da parte di questi esseri che convinse Pio XII a collaborare con loro, considerandoli addirittura autentici convertiti alla fede cristiana. Probabilmente il Pontefice pensò che la Chiesa Universale doveva cominciare ad estendere il suo messaggio anche ad esseri provenienti da altri mondi. Comunque sia, questi alieni negli anni a seguire furono d’aiuto determinante per la Chiesa di Roma nel portare avanti specifici compiti nel mondo. In particolare intervennero in determinate situazioni di carattere politico e sociale di portata mondiale (su questo punto invito a rileggere quanto scritto a suo tempo dal console Alberto Perego in alcuni dei suoi libri, NdA). In seguito anche Papa Giovanni XXIII beneficiò dell’appoggio di questi esseri che avevano sposato la causa Cristiana ma preferì rendere sempre comunque il merito a più vaghi “interventi angelici”. Papa Giovanni aveva ereditato, se così si può dire, un accordo di collaborazione tra la Santa Sede e gli alieni positivi di razza nordica stipulato con il predecessore. La cosa andò avanti per tutta la durata del pontificato di Roncalli il quale però aveva più volte espresso ai vertici del SIV il suo disappunto per l’estrema fiducia che si stava riponendo in quelle creature, tanto che oggi si è portati a pensare che uno dei motivi che diede il via al Concilio Ecumenico Vaticano II sia stata proprio la necessità di fare un primo e concreto passo verso il rinnovamento della Chiesa, anche in vista di un possibile ed imminente “contatto”.
[B] In riferimento a questi interventi o ‘mediazioni celesti’, possiamo includere anche il presunto incontro avvenuto nel 1963 tra il contattista americano George Adamski e il Papa?
[G] Ci stavo proprio arrivando. Adamski incontrò realmente il Papa. Si recò a San Pietro una volta soltanto per incontrare l’allora Pontefice il quale aveva già deciso che la Chiesa non doveva più intrattenere rapporti diretti e collaborazioni con gli alieni, seppur positivi. Giovanni XXIII riteneva inoltre inaccettabile che una simile relazione fosse rivelata al popolo cristiano. Il compito affidato dagli alieni ad Adamski fu quello di tentare un estremo ed ultimo accordo con il Pontefice ormai morente. Egli fu un messaggero per conto degli stessi esseri che incontrarono Pio XII. Queste entità incaricarono lo stesso Adamski di consegnare al Papa un dono; quest’ultimo, che conteneva una sostanza liquida che avrebbe fatto sparire in pochi giorni l’eteroplasia gastrica da cui era affetto, peggiorata in quelle ultime ore da una peritonite acuta. Il Papa non bevve quella sostanza; disse in punto di morte guardando il Crocefisso; “Quelle braccia allargate del Cristo sono state il programma del mio pontificato. Un pontificato umile e modesto quanto volete, ma di cui mi sono assunto tutte le responsabilità. Sono contento di quello che ho fatto e di come l’ho fatto....”. Tuttavia questo gesto da parte degli alieni fece concludere al Papa, con quel poco di lucidità ed energie che gli erano rimasti, che questi “fratelli del cosmo” avrebbero potuto condurre un’attività sicuramente positiva e benevola verso l’umanità ma che avrebbero dovuto operare autonomamente e distintamente alla Chiesa e, in generale, dall’operato dell’uomo che, con la preghiera, agisce secondo la Legge di Dio e, in particolare, sotto l’azione dello Spirito Santo. Con il tentativo di Adamski terminò il rapporto diretto tra queste creature ed il Papa stesso e i suoi successori, i quali fidandosi dell’illuminazione di Giovanni XXIII stabilirono che non era più opportuno avere rapporti diretti. Successivamente in un manoscritto riservato di Papa Roncalli per il suo successore, con allegato un dossier riservato sul S.I.V., il Pontefice menzionò un passo del Vangelo che chiudeva e spiegava chiaramente l’atteggiamento della Chiesa nei confronti degli esseri positivi provenienti da altri mondi:
Dal Vangelo secondo Marco ( 9, 38 e seg)
In quel tempo, Giovanni rispose a Gesù dicendo: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i démoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri". Ma Gesù disse: "Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa". Il senso, in estrema sintesi, è che la presunta attività positiva di questi alieni, che avevano aderito al messaggio cristico, non doveva essere ostacolata, ma “benedetta”, doveva essere però un’attività disgiunta e parallela a quella della Chiesa. Gli alieni di conseguenza erano da considerarsi alla stregua dello straniero che guarì nel nome di Cristo, e questi non gli impedì di farlo. In tal senso andrebbe inserito il discorso che il neo Pontefice, insediatosi al defunto Pio XII, fece il 5 Aprile 1961 quando rivolgendosi alla folla riunitasi in Piazza San Pietro per l’udienza generale disse: “alcune voci che prima ci erano ignote. Ma si tratta sempre di voci che dal cielo scendono sulla Terra, voci che hanno il riflesso dell’onnipotenza del Padre Celeste”.
[B] Parliamo dei suoi incarichi in seno al SIV.
[G] I miei incarichi erano di carattere puramente tecnico, i più importanti erano ad esempio ricevere informazioni segretissime provenienti da un radiotelescopio del Vaticano situato in Alaska e girarle ai rispettivi destinatari…
[B] Un attimo solo, ma di quale radiotelescopio sta parlando? Non sapevo che il Vaticano possedesse una struttura del genere in tale area geografica.
[G] Il Vaticano possiede e gestisce un radiotelescopio avanzatissimo, che adotta sistemi e tecnologie all’avanguardia, gestito solamente da personale appartenente all’ordine dei gesuiti e che è ubicato all’interno di un impianto industriale per il recupero del petrolio, apparentemente dimesso, sito nello stato americano dell’Alaska. Il complesso è mimetizzato perché ufficialmente le attività che vi si svolgono non sono le stesse della struttura del VATT in Arizona e sono coperte dal massimo segreto.
[B] Quando è stato costruito tale apparato e soprattutto con quali finalità visto che il Vaticano annovera già altri siti astronomici in varie parti del mondo?
[G] Quello che posso dire è che è stato costruito nel 1990 con lo scopo di studiare i corpi celesti ‘anomali’ in avvicinamento alla terra, analogamente a quanto fatto per esempio dalla CIA, che tra i tanti suoi ‘occhi segreti’ annovera il telescopio gemello di Hubble, SkyHole 12. Inoltre il SIV fu avvisato durante gli incontri con Pio XII dell’avvicinamento di un corpo celeste al sistema solare ospitante una razza aliena evoluta e molto bellicosa. Seppi ben presto che il materiale che dovevo ricevere qui a Roma ed elaborare al computer era molto interessante e segretissimo. Fu durante l’elaborazione di alcuni dati e informazioni provenienti da questo radiotelescopio che una sonda inviata nello spazio remoto, inserita all’interno di un programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni ‘90 denominato SILOE, aveva fotografato un pianeta di dimensioni enormi in avvicinamento al sistema solare. I dati furono ricevuti in Alaska nel mese di ottobre del 1995. Qui cominciarono i miei problemi. Scoprii che non dovevo decrittare io i dati provenienti da quella sessione di trasmissione e si creò una situazione pericolosa. Fu allora che il mio referente mi rivelò che all’interno del Vaticano erano conviventi due fazioni che si contendevano la gestione di un tipo di informazioni con un livello di segretezza di gran lunga superiore al TOP SECRET.
[B] Potrebbe fornirmi ulteriori dettagli sul programma spaziale SILOE? Chi ha progettato la sonda, da dove è stata lanciata…
[G] La sonda denominata “Siloe” prende il nome proprio dall’omonimo programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni ‘90. Inoltre posso aggiungere che il programma Siloe è a sua volta inserito in un altro e più vasto programma, denominato Kerigma. (Sulla natura di quest’ultimo e degli altri sottoprogrammi che lo compongono non mi e stato rivelato nulla, NdA). Per ora posso solo dirle che la sonda è stata assemblata presso l’Area 51, disponeva di un motore a impulsi elettromagnetici e, una volta completata, fu collocata in orbita da un velivolo del tipo Aurora. La sonda non disponeva di calcoli e preindicazioni sulla traiettoria e ubicazione precise di Nibiru, per cui il suo scopo era di approssimarsi al pianeta correggendo la rotta il più possibile per poi riavvicinarsi al Sistema Solare ad una distanza tale da poter trasmettere dati e immagini al radiotelescopio segreto posizionato in Alaska. La sonda venne lanciata una volta ultimato il radiotelescopio ed effettuò la trasmissione delle riprese nel 1995.
[B] Quanto da lei affermato mi spinge a rammentare alcune delle teorie formulate dal ricercatore Zecharia Sitchin in merito al noto 12° pianeta e di un suo futuro ritorno. Conosce tali studi?
[G] Si, almeno negli aspetti principali; ciò che posso dirle di sicuro è che il S.I.V. in collaborazione con la Lockheed Martin inviò quella sonda che realizzò le immagini da me elaborate. Si tratta di un corpo celeste molto grande che nel giro di tre anni al massimo, a partire dal 2001, farà “sentire” la sua presenza all’interno del sistema solare.
[B] In che modo ha avuto accesso a simili informazioni?
[G] Attualmente usufruisco di un’autorizzazione alla supervisione denominata ‘Secretum Omega’. Questa è la più alta classificazione di segretezza in Vaticano, equivalente al 'Cosmic Top Secret' della Nato. Esso è suddiviso in tre livelli d’informazione: dal meno dettagliato Secretum Omega livello III al Secretum Omega livello I che è il più completo. Il mio compito attualmente è di formare nuovi elementi del S.I.V. e di avviarli all’uso dei sistemi di comunicazione propri di tale organismo.
[B] In Italia le informazioni raccolte dal radiotelescopio in Alaska come giungono?
[G] In Italia esistono impianti radio e antenne unitamente a due satelliti geostazionari sopra l’Italia stessa di una compagnia di telecomunicazioni americana, la Sprint International, che ha parabole nel nord e nell’estremo sud dell’Italia. Tale compagnia ha un contratto speciale con il SIV e su un canale riservato invia e riceve dati cifrati con un algoritmo di crittografia riservato e personalizzato, in uso dal 1994. Prima il SIV usava un sistema di crittografia ideato da una società svizzera che in seguito fu abbandonato, perché uno dei membri di questa società lo rivendette clandestinamente agli israeliani. Altre informazioni di carattere tecnico per ora non posso fornirle.
[B] Vorrei porle una domanda su un noto religioso italiano legato alla Chiesa, mi riferisco a Monsignor Balducci che ha pubblicamente rilasciato determinate affermazioni sulla tematica extraterrestre. Balducci per caso opera in accordo con il S.I.V.? È a conoscenza della sua esistenza?
[G] Sicuramente Padre Balducci ha condotto i suoi studi e le sue ricerche in maniera totalmente autonoma senza seguire alcun tipo di programma stabilito in precedenza. Nelle sue ricerche non è mai stato ostacolato, anzi in qualche circostanza è stato in un certo modo incoraggiato.
[B] Un attimo solo, mi è sembrato di aver capito dalle sue parole che esisterebbe un programma di divulgazione. È, forse, per tale ragione che ha deciso d’incontrami e rivelarmi tali informazioni?
[G] Siamo -schegge impazzite- secondo il sistema, ma consapevoli che certi eventi che stanno per verificarsi coinvolgeranno tutti gli esseri viventi del pianeta, nessuno escluso. L’umanità intera in questa attuale fase storica sta vivendo un periodo molto particolare e strettamente collegato ad alcuni eventi ‘chiave’ contenuti nel libro dell’Apocalisse. Il genere umano deve affidarsi completamente al messaggio di salvezza e di redenzione di Cristo, quello che San Paolo ha definito il Kerigma, quello che Giovanni Paolo II cerca di portare in tutte le nazioni del mondo. Crede che il Papa non sappia quanto siano vicini certi avvenimenti?
[B] Ma di tutte queste informazioni l’attuale Pontefice quanto conosce, alla luce anche delle accorate dichiarazioni rilasciate da un anno a questa parte?
[G] All’interno del Vaticano esistono due correnti in contrapposizione; una è fautrice di questo programma di informazione ed è difesa anima e corpo da Wojtila, l’altra è tutta protesa ad ostacolarlo con ogni mezzo, a tal punto che alcuni elementi di questa fazione fanno parte anche di gruppi di potere occulti che, per fare un esempio, controllano il mercato petrolifero mondiale che attualmente sta incidendo sulle varie economie internazionali, con l’unico obiettivo di schiacciare ogni iniziativa legata alla diffusione d’energie pulite alternative. Gruppi come quello a cui si può ricondurre la vicenda del famoso e controverso caso ufologico 'Guardian' che lei conosce, drammaticamente autentico in gran parte, tranne in quella relativa ai fotogrammi della presunta entità aliena. Comunque la documentazione cartacea e le informazioni in esso contenute descrivono una situazione reale. La realtà spesso supera la fantasia più sfrenata; purtroppo è così. Ma di tali organizzazioni occulte, il vertice è l’SVS.
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sabato 20 ottobre 2007
UFFICIALE: UNA RIVISTA SCIENTIFICA DEL 1945 AFFERMA CHE I "FOO FIGHTER" SONO ARMI SEGRETE TERRESTRI

Qui sopra l'articolo scientifico del 1945 che afferma ufficialmente che i "Foo-Fighers" sono terrestri (Cliccare sopra per ingrandire)
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venerdì 19 ottobre 2007
"GOOGLE EARTH": STRANE FIGURE SULL'EVEREST?

Quelle che vi mostriamo sopra sono tre misteriose "immagini", rilevate con il software virtuale "Google Earth". La zona è l'Everest. La prima immagina a partire da sopra mostra quello che sembra un "umanoide alato", la seconda una faccia di "Tartaruga" con inclusa una sorta di "porta" di entrata, la terza una figura "aurealata". Sicuramente sono giochi della Natura o difetti d'immagine, ma è sempre bello sognare.
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"UFO" FOTOGRAFATO IN PIENO GIORNO IN BRASILE?
L'avvistamento fotografico è avvenuto il giorno 16 Marzo 2007, a Sao Francisco River, nello Stato di Alagoas (Brasile). Il tempo era nuvoloso, coperto da nuvolosità cumulolemba tropicale. Il testimone, che ha scattato la foto, non aveva notato l'oggetto ad occhio nudo. La macchina fotografica era digitale, modello Polaroid PDC 3070 (3.2 megapixel). Cosa era l'oggetto avvistato? Per ora resta un UFO, nel senso lato del termine (Unidentified Flying Object).
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